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Rise of Spartans: capitolo 13
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Rise of Spartans: capitolo 13
A bordo della Purificazione Repentiva Agosto 2552
<Tutti i sistemi sono on-line capitano, siamo pronti al salto> <Allora partiamo, navigatore> disse Ripan mentre si sedeva sulla sua poltrona in pelle girevole posta al centro del pone di comando. "E alla fine eccoci qui, un gruppo di sopravvissuti e di sbandati ha in mano il destino della galassia. Non mi sarei mai aspettato di vedere degli spartan così presto, questo cambia i miei piani, ma non di molto. Ora l' unica cosa che posso fare è aspettare. L'unica possibilità di prendere il posto dell' Arbiter era appesa ad un filo sottile come un rasoio. Se non troveremo i Precursori, o quanto meno le loro tecnologie belliche, il mio progetto finirebbe ancora prima di poter iniziare. Le armature degli spartan ne sono la prova, con solo un centinaio di quelle potrei conquistare un intero pianeta."
I suoi pensieri furono interrotti quando Michael entrò nella sala di comando. <In quanto tempo arriveremo a Belfast?> <Circa 20 ore umane, avete tutto il tempo per riposarvi.> <Bene>, rispose Michael prima di avviarsi verso l’uscita. <Capitano, si fida di questi umani?> chiese il navigatore <Non più di quanto mi fidi di un Kig-Yar, quelle due specie hanno davvero molto in comune.>
Michael tornò nell’ hangar dove la sua squadra era intenta a scaricare gli ultimi borsoni contenenti viveri, medicine ed equipaggiamento, e si diresse verso Dean. <Potrei avere la vostra attenzione?>. Il gruppo si voltò verso il loro comandante che fece cenno di inserirsi su una frequenza criptata in modo che nessuno potesse sentirli <Ok ragazzi, ascoltatemi bene. So che alcuni di voi stanno iniziando a fisarsi dei nostri alleati Elite, ma dobbiamo essere prudenti. Non sappiamo cosa frulla per la testa a Ripan, ma di sicuro non sta di certo pensando di recuperare i Precursori o quanto meno la loro tecnologia senza un valido motivo, quindi occhi aperti.
La nave arrivò nel sistema di Belfast circa un’ora in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Il navigatore stava iniziando le manovre di avvicinamento al pianeta quando notò un segnale in movimento sullo scanner. <Cosa abbiamo?> chiese Ripan <Non ne ho idea signore, sembrerebbe un relitto di un’astronave umana e ricevo degli strani segnali dal suo interno> <Sullo schermo> ordinò lo Sanghelli. Il navigatore fece comparire l’ immagine dell’ astronave sullo schermo principale, proprio di fronte al capitano.
<Sembra molto danneggiata, come fa a restare ancora in orbita? Ehi, aspetta un momento.. Zoomma sullo scafo.> <Agli ordini signore> . La nave diventò ancora più grande sullo schermo e quello che Ripan aveva notato di strano sullo scafo era una sorta di ammasso organico di color marrone-verde da cui si diramavano alcuni tentacoli> Lo Sanghelli rimase con le mascelle spalancate di fronte a quell’ abomino. <Che diavolo è quella cosa?> <Non ne ho idea signore. Non ho mai visto niente del genere> All’ improvviso l’ astronave anomala puntò verso la Purificazione Repentiva (che da adesso in poi sarà abbreviata in PR) a tutta velocità. <Capitano, l’ astronave si è messa in rotta di collisione con noi. I suoi ordini?> <Fate fuoco con tutte le batterie, voglio vedere quella nave polverizzata>. Al suo comando tutti e cinque i cannoni dell’ incrociatore spararono verso l’ astronave controllata da quell’ ammasso di tentacoli a cui nessuno seppe dare un nome. All’ improvviso Michael irruppe sul ponte chiedendo <Contro chi abbiamo sparato?> <Non ne abbiamo la minima idea>, rispose il navigatore <ma quella nave si stava avvicinando pericolosamente al nostro incrociatore. Sembra che sia stato dirottato da un ammasso organico a cui non siamo stati in grado di dare un nome>, concluse Ripan.
I proiettili al plasma coprirono la distanza tra la PR e la nave nemica in pochi secondi e si schiantarono contro il suo scafo, fondendolo fino allo scheletro di acciaio che ora aveva un color rosso acceso a causa della elevatissima temperatura a cui era sottoposto. La nave iniziò ad inclinarsi verso il basso e iniziò a scivolare verso la superficie di Belfast. <Capitano la nave nemica sta precipitando. Che facciamo?> <Sparate un’altra salva, non voglio correre rischi.> Qualche secondo dopo un’ altro colpo di plasma colpì la nave infetta provocando un’ esplosione gigantesca. <Bersaglio colpito, capitano. Inizio manovra di atterraggio> <Fermo, manderemo una squadra a bodo di un Phantom sulla superficie. Tutto il resto dell’ equipaggio resti sulla nave> Detto questo Ripan si alzò dalla sua poltrona e si diresse verso l’ hangar dove sarebbe salito a bordo di un Phantom insieme alla Bad Company e ad alcuni guerrieri Sanghelli e umani fidati.
Una volta scesi sulla superficie di Belfast, un mondo ormai devastato da continue esalazioni di gas tossico proveniente dai molti vulcani presenti sul pianeta, il gruppo da sbarco indossò le maschere anti-gas, create per l’ occasione anche per gli Sanghelli e si diresse verso la fonte del segnale ricevuto da Spark. <La fonte del segnale si trova circa a 3 chilometri di distanza da qui, approssimativamente in corrispondenza della città di New Colonia, in direzione Ovest> disse Haggard mentre cominciava ad incamminarsi, seguito a ruota dal resto del gruppo.
I successivi trenta minuti passarono tranquillamente, senza contatti nemici, soprattutto non c’era traccia di altri agglomerati organici come quello che avevano visto sulla nave in orbita, fino a quando, giunti a circa 500 metri dalla fonte del segnale, un fruscio attirò l’ attenzione del gruppo su un gruppo di cespugli poco più indietro, alla base di una collinetta. Tutti puntarono i loro fucili verso la fonte del rumore, senza accorgersi di trattenere il respiro per la paura. All’ improvviso dai cespugli sbucarono fuori alcuni strani esseri poco più grandi di un pugno, che l’ armatura di Dean e degli altri spartan catalogò come “Flood”. <Attenti! Sono i Flood! Non fatevi toccare da loro o potrebbero contaminarvi!> urlò Dean mentre iniziava a sparare con il suo fucile Promethean sulla sopra più vicina. Le spore iniziarono a camminare verso il gruppo di Dean ma furono velocemente eliminate dagli altri spartan. <Bhe è stato facile>, subito dopo che Dean finì di dire la frase almeno un centinaio di spore Flood uscirono dai loro nascondigli in mezzo ai cespugli e dietro le colline e iniziarono a caricare il gruppo da sbarco. <Sono troppi, presto tutti verso la città!> urlò Ripan ai suoi uomini mentre iniziava a coprire quei cinquecento metri di distanza ad una velocità che sorprese tutti, soprattutto Michael.
Per fortuna nessuno del gruppo d’ assalto fu sopraffatto dai Flood durante la corsa e ora tutti si erano rifugiati all’ interno di quello che sembrava un magazzino vuoto e poco illuminato, insomma un posto perfetto per un’imboscata. <Come fanno ad esserci dei Flood qui? Non sono stati eliminati dai Precursori dopo aver attivato gli Halo?> chiese Ripan <A quanto pare alcuni sono sopravvissuti e ora stanno infestando questo mondo. Forse questo spiega le esalazioni tossiche provenienti dai vulcani, i Flood modificano l’ atmosfera per moltiplicarsi più velocemente.> rispose Jennie. <Non credo. Se fossero stati i Flood ora non ce ne sarebbero solo cento la fuori ma molti di più…a meno che non si siano rintanati nel sottosuolo. Haggard come facciamo a raggiungere la fonte del segnale?> chiese Michael <In pratica ci stiamo sopra è la distanza in verticale che mi preoccupa.> <Spiegati> disse il capitano della squadra spartan <Bhe diciamo che la fonte del segnale si trova sulle nostre coordinate solo….30 chilometri più sotto.> <E come diavolo facciamo a raggiungerlo?>. All’ improvviso un rumore molto simile a quello che avevano udito quando la parete della sala generatori si era dissolta su Reach fece voltare tutto il gruppo verso le loro ore 6 e quello che videro gli lasciò a bocca o a mandibole aperte, a seconda dei casi.
Installazione 02 Agosto 2552
Tucker stava sorseggiando il suo caffè mattutino quando vide Ghost uscire dalla tenda medica diretto veros di lui. <Ehi Ghost, ti hanno già dimesso?> lo spartan fece un cenno di assenso e tirò fuori da una delle sue tasche il tac-pad che il medico gli aveva fornito e scrisse “Notizie degli altri?” <No, sappiamo solo che hanno raggiunto il sistema di Belfast ma nient’altro. Cos’è? Sei preoccupato per Jennie?> Ghost fece per tirare un pugno a Tucker ma si fermò a qualche centimetro dalla sua faccia e fece un cenno di assenso. <Ehi amico il mio fiuto non perdona. Si vede lontano un chilometro che hai preso una cotta per lei. Bow Chicka Wow Wow!> Questa volta il pugno arrivò sul serio facendo cadere la tazza a terra e poco dopo anche Tucker la seguì giù dalla rupe. Solo dopo aver sferrato il pugno Ghost si accorse che c’era qualcosa di diverso nel paesaggio che si stagliava di fronte a lui. Un varco spazio-temporale si aprì di fronte a lui e da esso iniziarono a sbucare fuori decine di incrociatori Covenant accompagnati da altrettanti Pahntom e Seraph. “Oh, ******” pensò lo spartan mentre si mise a correre vero l’ accampamento per avvertire gli altri. Raggiunse la tenda di comando proprio mentre il vice di Ripan, Julan, stava parlando con il comandante della Purezza Incontrastata, l’ ammiraglia che orbitava attorno all’ Halo accompagnata dal secondo incrociatore fedele a Ripan. <Si, sì, ti dico che una flotta Covenant è appena uscita dall’ iperspazio a qualche chilometro dal nostro accampamento! No, non so come ci siano riusciti e non mi importa. Lancia tutti i Seraph contro la loro ammiraglia mentre tu e l’ incrociatore salterete alle loro spalle!> Lo Sanghelli fissò lo spartan per qualche secondo per poi dirgli <Ben arrivato spartan, penso che tu sia già a conoscenza della situazione quindi non mi dilungherò troppo. Voglio che tu e il tuo amico vi unite al resto delle mie forze a terra e cercate di respingere le forze Brute il più a lungo possibile.> Lo spartan imbracciò la sua doppietta Promethean e uscì dalla tenda. Sarebbe stata la battaglia più lunga e importante della sua vita, penso Ghost mentre si unì a Tucker, già impegnato ad abbattere gli Engineer Covenant dalla distanza col suo fucile di precisione. Ghost accese il suo lettore mp3 e selezionò la canzone “Blow me Away” dalla sua playlist e la mise sugli autoparlanti. <Andiamo amico quella musica è più vecchia del mio bisnonno!> “Rispetta i classici amico, è Breaking Benjamin”.
Come piccolo spam vi lascio il link ad una delle canzoni di Breaking Benjamin che mi piace di più, spero nno vi dispiaccia
bluejak97- Neo -Spartan
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